mercoledì 29 agosto 2012

D.Lgs 109/2012: da agosto nuove sanzioni per le imprese che impiegano lavoratori irregolari.

Il D. Lgs. 16/7/2012 n. 109, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale (n.172) il 26/7/2012 , ha introdotto, all’interno del D. Lgs. 231/01, l’art. 25 duodecies in tema di “impiego di cittadini di Paesi terzi il cui soggiorno è irregolare“. Il nuovo articolo prevede una sanzione pecuniaria variabile (che può arrivare ad un massimo di 150.000 Euro), a carico delle imprese che occupano alle proprie dipendenze dei lavoratori stranieri "irregolari", cioè privi del permesso di soggiorno, o il cui permesso sia scaduto (e del quale non sia stato richiesto nei termini di legge il rinnovo), revocato o annullato.

Ma cos'è, esattamente, il d.lgs 231/2001?

Il D.Lgs 231/2001 è la norma che definisce la responsabilità delle imprese per i reati commessi, nel proprio interesse e a proprio vantaggio, dai loro rappresentanti, amministratori, dirigenti o dipendenti. Si tratta di una responsabilità particolare, specifica della persona giuridica (società), e distinta dalla responsabilità penale delle persone fisiche. Per questo motivo, ci si riferisce ad essa come Responsabilità Amministrativa dipendente da reato.
Sulla base del decreto, le imprese possono essere sanzionate (in modo anche molto pesante), per non aver impedito la commissione dei reati. Infatti, l'impresa è esentata dalla propria responsabilità (che quindi ricade esclusivamente sulle persone fisiche che hanno commesso l'illecito), nel caso in cui abbia adottato ed efficacemente attuato prima del verificasi del reato modelli organizzativi e di gestione (Modelli 231), finalizzati alla prevenzione delle condotte illecite.

Affinché il Modello 231 abbia valore esimente, l'azienda deve anche affidare ad un Organismo di Vigilanza (OdV), cioè ad una funzione aziendale dotata di autonomi poteri di iniziativa e controllo, il compito di verificare la corretta attuazione e l'efficacia nel tempo del Modello 231. Nelle aziende di piccole dimensioni l'OdV può coincidere con l'organo dirigente dell'azienda. Invece, nelle società di capitali, il collegio sindacale, il consiglio di sorveglianza o il comitato per il controllo della gestione possono svolgere la funzione di OdV. Tuttavia, le aziende possono, per tutelarsi meglio, affidare le funzioni di OdV a soggetti esterni alla azienda, che non siano coinvolti in processi a rischio di reato.

La responsabilità amministrativa delle imprese si concretizza solo in presenza di specifici reati, elencati negli articolo 24 e 25 del d.lgs. 231/2001. Negli anni l'elenco dei reati presupposto della responsabilità amministrativa delle imprese si è via via allungato. Nel 2011, per esempio, la responsabilità delle imprese è stata estesa ai reati ambientali e, infine, dal 9 agosto 2012, all'impiego di lavoratori stranieri "irregolari". In questo ultimo caso, le sanzioni per l'azienda (che si sommano a quelle previste per il datore di lavoro in quanto persona fisica), scattano nei seguenti casi:

  • se i lavoratori occupati sono numero superiore a tre;
  • se i lavoratori occupati sono minori in età non lavorativa
  • se i lavoratori occupati sono stati esposti a situazioni di grave pericolo, avuto riguardo alle caratteristiche delle prestazioni da svolgere e delle condizioni di lavoro
Alcune tipologie di impresa sono particolarmente esposte al rischio di impiegare lavoratori stranieri irregolari: si tratta, ad esempio, delle imprese edili, delle imprese che forniscono servizi di logistica o di pulizia civile e industriale; e delle imprese agricole. Tali imprese dovrebbero, per evitare il rischio di essere sanzionate, dotarsi di un Modello 231 efficace, ed attuarlo efficacemente, per prevenire il rischio che siano commessi degli illeciti nell'interessi dell'azienda.


Scritto da Andrea Ferrarini (Consulente Modelli Organizzativi ex d.lgs 231/2001)
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